L'obbedienza è morta
testo comparso in seguito all'occupazione del teatro dell'Opera, mantenuta per diversi giorni... Prima tutto era “ben” collocato. Gli affamati in Africa. Gli “specialisti” nella televisione. I “cattivi” in prigione. Gli “anarchici” a Exarchia. Quelli che prendono le decisioni in Parlamento. Il nostro denaro ipotecato. La polizia ad ogni incrocio. Le nostre case alle banche. I nostri nemici in Turchia e in Macedonia. I nostri parcheggi al posto dei parchi. Il nostro divertimento nei bar. I nostri figli nei collegi. I nostri amici su Facebook. L'arte nei musei e nelle gallerie. I nostri desideri nella pubblicità. I nostri alberi di Natale nella piazza del Parlamento. La bellezza nei centri estetici. L'amore solo il 14 Febbraio. Noi, chiusi tra quattro mura. Ora l'obbedienza è morta, inizia la magia. Gli affamati nel Parlamento, gli specialisti a Exarchia, i cattivi nei centri estetici, gli anarchici pure nei musei e nelle gallerie, quelli che prendono decisioni solo il 14 Febbraio, la polizia in Africa, le nostre case nei parchi, i nostri nemici su Facebook, i parcheggi nelle banche. Il nostro divertimento nei collegi, i nostri figli nei bar, i nostri desideri ad ogni incrocio, la nostra arte nelle ipoteche (non pagheremo). I nostri alberi nelle strade. La bellezza nelle strade. L'amore nelle strade. E noi? Tra quattro mura? i figli bastardi di Dicembre
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