Per un nuovo umanesimo anarchico


Si intitola così (sottotitolo: “Realismo di un progetto libertario”) il volume che il nostro collaboratore Andrea Papi ha appena pubblicato per le edizioni Zero in Condotta. Il volume (106 pagg.) costa 10,00 euro. Richieste e versamenti:conto corrente postale 14238208 intestato ad AUTOGESTIONE, Casella Postale 17127, 20170 Milano. zero@tin.it cell. 377145518. Ne pubblichiamo l’introduzione.

Scrivo questo libro per il piacere di farlo e per il desiderio di riuscire a esprimere i sentimenti profondi che mi pervadono quando mi immergo nella tensione ideale. Ogni volta mi regala una meravigliosa sensazione: mi fa intravedere e comprendere la bellezza dell’anarchia. Ma non è mia intenzione fluttuare superficialmente tra barocchismi estetizzanti, come potrebbe far supporre l’uso della parola “bellezza”. L’estetica appena annunciata è un’autentica estetica del sentire, sia dell’intero apparato sensoriale, sempre coinvolto, sia dei potenti sommovimenti interiori che da sempre mi sconquassano l’anima per elevarmi lo spirito verso godimenti di verità e di sogno, impossibili da trasmettere nella loro completezza.
Sono invero spinto dal bisogno di cercare di comprendere fino in fondo e di trasmettere il senso meraviglioso, di libertà e di liberazione di energie, racchiuso nell’idea anarchica, che ha dato senso alla mia vita e lo dà a quella di tanti/e altri/e fratelli e sorelle di vita e di pensiero. Lo farò con analisi, riflessioni e ricerca di senso, nel tentativo difficilissimo di rendere e comunicare, attraverso la parola scritta, la gioia del pensare e della ricerca di conoscenza che mi suscita sempre il navigare nell’oceano di libertà, di amore e di luce che ai miei occhi e al mio cuore è l’utopia anarchica.
L’anarchia dei nostri sogni corrisponde a una condizione sociale diffusa e condivisa in cui il senso della vita è legato al cercare come vivere al meglio per tutti. Dove si pensa e si agisce spinti da un sentimento spontaneo diretto verso se stessi e gli altri con cui condividiamo sofferenze e gioie dell’esistere. Dove la ragione di vivere non è il bisogno/ricatto del lavoro, ma il piacere di vivere. Dove usufruiamo tutti delle ricchezze offerteci dall’abbondanza del pianeta che ci ospita per soddisfare i nostri bisogni e i nostri piaceri, senza accumulare ricchezze personali per ridurre gli altri in schiavitù o servaggio. L’abbondanza di beni del pianeta non può e non dev’essere più proprietà esclusiva di nessuno, né individuo, né gruppo, ristretto o ampio non ha importanza, né specie. Di tutti significa di ogni essere vivente, pianta o animale che sia. L’usufrutto equamente distribuito e il soddisfacimento solidale sono un bene prezioso che l’anarchia si sente di realizzare.
Perché non dovrebb’essere possibile pragmaticamente, come sostengono i pilastri del potere che incombono sulle nostre vite, quando è possibile concepirla e desiderarla? Forse perché un manipolo di criminali ha deciso che non può che essere così com’è ora e che obbligatoriamente dobbiamo continuare a massacrare, distruggere, pauperizzare, soffrire e far soffrire? Forse perché quel manipolo, con la forza e la prepotenza, si è arrogato il diritto di appropriarsi dei beni che sarebbero di tutti e di goderne escludendo gli altri, comprese le altre specie? Bhé! Allora, se lo sfascio che stiamo vivendo non è ineluttabile né obbligatorio, com’io credo, e c’è soltanto perché degli spietati autoritari senza scrupoli son riusciti ad imporre il loro nefando volere, e noi finora glielo abbiamo permesso, allora è giunto il tempo di dire basta, di ribellarsi e di riportare le cose ad uno stato più vicino possibile alla loro naturale naturalità. Gli anarchici, che ne sono coscienti, devono diventare in grado di suscitarne il desiderio e di farlo.
Il sogno dell’anarchia, luogo utopico che ancora non c’è, ma che nei nostri cuori è destinato ad essere costruito col concorso di tutti i diseredati che ora soffrono, non è altro che un atto d’amore verso l’umanità e verso se stessi, perché per gli anarchici autentici il vero godimento e la vera attuazione ci potranno essere solo se ciò che si riuscirà a realizzare sarà goduto e condiviso in pienezza e in armonia con tutti.

Andrea Papi

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